Mark il giovane studente contestatore del film, si aggira nel labirinto urbano circondato da enormi cartelloni pubblicitari, da un susseguirsi caotico e confuso di immagini, vetrine che espongono i più svariati cibi in scatola.

Le immagini si susseguono attraverso l’uso di un montaggio serrato e frenetico. Esse ci rimandano ai quadri di James Rosenquist, pittore pop, che cominciò la sua carriera realizzando grandi cartelloni pubblicitari per conto di un’agenzia.
Partendo da immagini fotografiche, quasi sempre pubblicitarie, Rosenquist ingigantisce i particolari combinandoli tra loro, creando così un forte senso di confusioni nello spettatore.
Zabrinskie Point
James Rosenquist, Withe bread (1964)
James Rosenquist, Taxy (1964)
James Rosenquist, Lana (1964)
James Rosenquist, F-111 - detail (1964-65)
Zabrinskie Point
James Rosenquist, World's Fair Mural (1964)
Questa immagine ricorda molto da vicino i quadri di Richard Estes, capostipite del movimento Iperrealista americano. I suoi quadri rappresentano quasi esclusivamente negozi. Impossibile per chi guarda riuscire a scorgevi dentro qualcosa o qualcuno, le vetrine riflettono in un disordinato gioco di luci e ombre, l’ambiente circostante.
Zabrinskie Point





3 commenti:
Bellissimo post...devo vedermi questo "filmetto"...ma è già uscito?
concordo,un'altra perla nel mio cesto d'ignoranza:)
Bellissimo film, bellissimo post... però vorrei qualche tuo commento anche sulla scena finale.
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