Purtroppo la terza parte non vide mai la luce in seguito alla prematura scomparsa del regista a soli 50 anni. Sergej Michajlovič Ejzenštejn, che aveva conosciuto le censure del regime stalinista, riuscì a portare a termine le prime due parti dell’opera e a donare alla cultura moderna due fra i più importanti capolavori della cinematografia.
Mi ha sempre affascinato il processo in cui le linee d’azione indipendenti si intrecciano con le proprie singole leggi che regolano i toni dei disegni ritmici e degli spostamenti spaziali, trasformandoli in un tutto unico pieno d’armonia”. Sergej M. Ejzenštejn
Le splendide inquadrature di Ivan il terribile si rifanno alla tradizione pittorica dei migliori modelli di pittori russi di fine ottocento.
Ivan il Terribile
Le sequenze della presunta morte di Ivan e della morte vera che colpisce Anastasija sua moglie, ricalcano fedelmente le atmosfere suggestive dei dipinti di Scharz Grigorjewitsch, con un chiaro riferimento a un opera in cui ritrae la morte del figlio di Ivan assassinato dal padre. Ejzenštejn si serve del quadro per realizzare la messa in scena del set, dai candelabri che circondano il feretro, dagli affreschi che vestono le pareti della chiesa ai panneggi che scendono lungo la bara.
Ivan il Terribile
Ivan il Terribile
Cambiando l’impostazione prospettica delle figure, il regista mantiene però la stessa postura dei personaggi ritratti nel quadro. Copia e traduce per lo schermo la gestualità dei protagonisti dei dipinti, assoggettandola alle regole temporali del racconto filmico.
Wjatscheslaw G. Schwarz, Ivan il terribile vicino a suo figlio che ha assassinato (1864)Ivan il terribile vicino a suo figlio che ha assassinato (particolare)
Diverse inquadrature hanno origine dall’iconografia popolare russa. La sequenza che vede il portavoce dello zar comunicare al popolo la volontà di Ivan di lasciare temporaneamente Mosca, nasce da alcuni dipinti dei cosiddetti pittori ambulanti, testimoni delle tradizioni storiche del proprio paese. Il taglio orizzontale dell’inquadratura è lo stesso del dipinto di Schwarz, sullo sfondo si può notare la chiesa di San Pietro Burgo con annesse altre chiese.
Ivan il Terribile
Wjatscheslaw G. Schwarz, Domenica delle Palme a Mosca... (1865)
Boris Godunov, (1913)
La scena finale, vede lo zar Ivan osservare i fedeli che implorano il suo ritorno a Mosca. Ejzenštejn ricorre al dipinto di Vasnezov. Ripropone l’imponente figura dello zar attraverso l’interpretazione dell’attore Nikolaj Cerkasov.
Viktor Mikhailovič Vasnetsov, Ivan IV il Terribile (1897)
2 commenti:
non ho parole..grazie!Altra lettura e visione interessantissime.
Un argomento potente.
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